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giovedì 24 novembre 2016

G-Web - La blogterapia diventa realtà

Ricordate che qualche mese fa vi avevo chiesto di perdere un minuto per votare una bella iniziativa nel mio reparto? Ecco...martedì sono stata alla presentazione ed inaugurazione del progetto.
Grazie all'impegno dell'associazione GrandeGiù e dei medici ricercatori del centro Seràgnoli, nasce G-Web. Una piattaforma virtuale che permetterà ai giovani adulti ricoverati di condividere sensazioni, emozioni e sentimenti in relazione all'esperienza della malattia e di ricevere dai medici supporto o risposte alle domande che un malato si fa ed alle quali troppo spesso va cercando risposte in giro per il web. Insomma, una sorta di social network "ospedaliero". Inoltre, saranno organizzati laboratori creativi all'interno del reparto perchè i giovani adulti abbiano una valvola di sfogo, qualcosa da aspettare con gioia tra una cura e l'altra. Eh sì... perchè, come ha sottolineato la mia dottoressa nel suo discorso, tra i 18 e i 35 anni, nel momento in cui la personalità si definisce, si cerca un'indipendenza e una strada più definita, sbattere contro ad una malattia significa mettere in stand-by la propria vita. Soprattutto nel momento in cui si viene ricoverati ed isolati dal reto del mondo.
Il progetto sta partendo in fase sperimentale con l'adesione di 60 pazienti, ma c'è la speranza che tutto questo si estenda ad altri ospedali, ad altre regioni.
Io non so se, a livello clinico possa avere ripercussioni positive, ma sono assolutamente certa che questa esperienza migliorerà la qualità di vita dei pazienti che potranno usufruirne. La possibilità di "svuotarsi" emotivamente buttando tutti i pensieri e i racconti su un foglio bianco ha aiutato e continua ad aiutare moltissime persone in difficoltà. Parlo di coloro che vivono in prima persona la malattia poiché può aiutarli ad esprimersi al meglio, ma anche dei parenti, dei medici, degli altri pazienti, delle persone che gli stanno vicine.
Sono una delle dimostrazioni viventi del fatto che la blogterapia è uno strumento di aiuto validissimo, sono felice da morire che tutto questo sia andato in porto. 
In bocca al lupo bella gente, il mio cuore è con voi e vi supporta.

lunedì 9 maggio 2016

21 anni per sempre

Ci sono cose brutte, ma così brutte che riportano di botto alla realtà e risvegliano la mente da un momento no per farla sprofondare in uno ancora peggio.
Preferirei avere la mente ancora offuscata. Preferirei passare le giornate a piangere senza comprenderne il motivo piuttosto che dovere metabolizzare una notizia del genere. E invece no. Sono fin troppo lucida. Un brutto incidente lo scorso venerdì si è portato via una cara amica. Lei che durante la mia malattia mi è stata vicina e mai si è scordata di un esame o di una tappa importante, lei che capiva così bene la mia condizione.
Non riesco ancora a realizzare, proprio non c'è alcun pezzetto di questa tragedia che riesca a prendere il suo posto nella mia testa. Non riesco a comprendere perchè ad alcuni, come me, sia concessa la possibilità di lottare ed altri invece vengano spazzati via in questo modo. Ascolto le parole di questa canzone e non riesco ad evitare che un fiume di lacrime mi solchi il viso.


"Solo che
non doveva andar così...
solo che
tutti ora siamo un po' più soli qui"

Forse il tempo aiuterà ad alleviare la rabbia e la disperazione, ma oggi più che mai farsene una ragione è davvero dura... per la famiglia, per colui che aveva scelto come compagno di vita, per tutta la nostra compagnia alla quale da oggi manca un tassello dagli occhioni grandi e dal sorriso splendente.

Ciao dolcissima Chiara

giovedì 7 gennaio 2016

100

Questo è il mio centesimo post. 
Cento è una cifra importante. Un grande traguardo.
L’iniziare a scrivere così per gioco è diventato concretamente qualcosa di importante, e quindi eccomi qui a raccontarvi un paio di novità: innanzitutto sono stata contattata da una nota attrice romana che sta scrivendo uno spettacolo teatrale di sensibilizzazione sul cancro, nel quale presenterà storie tratte da esperienze reali. Mi ha chiesto il permesso di utilizzare alcuni dei miei testi all'interno dello spettacolo ed io ovviamente ho accettato. Inoltre, pare che una delle mie dottoresse abbia in programma di creare alcuni laboratori virtuali ed incontri creativi con i ragazzi adolescenti ricoverati nel reparto di onco-ematologia. Dice che ha da subito pensato che io potessi essere la persona giusta con cui parlare per sviluppare questo progetto. Dire che sono felice è decisamente riduttivo. Sono super orgogliosa!
Ma si può sempre fare di più... quindi ho avuto un'altra bella idea per il nuovo anno: vorrei creare un libro che raccoglie la mia storia fin qua. Una prima parte che sarà l'insieme di tutti i miei post, più o meno come sono stati presentati sul blog, e che riassumono tutta la mia storia dall'inizio alla fine... ma non solo. Avrei bisogno anche di un piccolo aiuto da parte vostra: lascio a chiunque di voi abbia piacere "la penna" e la possibilità di scrivere un post per me. Dovrebbe essere qualcosa che riguarda voi in relazione alla mia storia. Che idea vi siete fatti di me, del blog, della mia malattia, la descrizione di qualcosa che avete vissuto con me o di un'emozione che avete provato in un determinato momento o leggendo qualcosa in particolare. Insomma...ciò che volete senza limitazioni di tema o di lunghezza. Siete ormai parte di me e mi piacerebbe che diventaste la seconda parte del mio libro...! Perché è sicuramente difficile essere nei panni del "malato" che racconta sé stesso, ma spesso non è assolutamente facile neanche stargli vicino. Più scritti riceverò e più il libro sarà interessante e ricco di punti di vista diversi. Credo che possa venire fuori qualcosa di veramente bello.
Voglio farlo per donare i ricavati all’AIL, perché possa andare avanti con la ricerca; quella stessa ricerca che ha permesso a me di essere una malata fortunata. Voglio farlo per la gioia di condividere ancora la mia esperienza, magari anche con le persone che non utilizzano abitualmente il computer. Voglio farlo per eliminare questo tabù che purtroppo condiziona la nostra società: il CANCRO non è più una condanna a morte certa. E' vero, è una parola di quelle che, solo a pronunciarla, incute timore, ma i progressi dei ricercatori stanno permettendo che sempre più spesso si possa giungere ad un lieto fine. Voglio farlo per spiegare che io il Signor H l’ho reso parte della mia vita in tutto e per tutto. E' lui che ha creato in me paure, incertezze, emozioni quasi inspiegabili... ma è anche grazie a lui se i rapporti con le persone che ho vicino sono cambiati, se do un valore diverso a ciò che mi accade intorno, se ad oggi mi sento una persona diversa.
Oggi lui è stato sconfitto, ma è ancora assolutamente parte di me e, probabilmente, non smetterà mai di esserlo. Oggi mi sento felice. Oggi sorrido due volte... e amo la vita più che mai.

Ps: chiunque voglia partecipare all'iniziativa può inviarmi il proprio scritto nella sezione "Contattami" in fondo alla pagina del mio blog entro il 30 marzo :) 

domenica 22 novembre 2015

Il mio adorato turbante...

Lo ammetto: con l'avvento del freddo sto diventando più pigra e, piuttosto che perdere un paio di minuti davanti allo specchio a fare il turbante, preferisco infilarmi una cuffia e via... Sicuramente più pratico e comodo, però questo look invernale non mi convince del tutto... il turbante è un'altra cosa. Ho studiato tanto come farlo finché non ho trovato qualcosa che mi piacesse veramente indossare ed ora è così radicata l'abitudine di averlo addosso, che ormai lo sento parte di me. 
L'altro giorno la mia amica V. mi ha chiesto se mi stessero già crescendo i capelli sotto, poi ha aggiunto che "mi fa strano pensarti di nuovo con i capelli. Quando penso a te, ti penso con il turbante..ormai mi sono abituata". E in effetti anche io mi ci sono abituata. Ogni tanto guardo le foto di qualche mese fa e davvero mi sembra strano rivedermi con la mia lunga chioma... Il fatto è che, in un certo senso, non mi sento più quella lì. Il turbante nel bene o nel male mi ha cambiata.. è un po' come se fosse stato il "simbolo" più palese della mia lotta contro il Signor H. 
Anche se è ancora lontano (o almeno così credo, perché i capelli per ora sono solo un ruvido velo quasi invisibile), penso spesso al momento in cui dovrò toglierlo...e sarà abbastanza triste "archiviare" tutti i miei foulard, tutti quei colori che mi sono portata in testa per mesi. Ho promesso che l'ultima volta che lo indosserò farò un video-tutorial da inserire qua sul blog...in onore dei vecchi tempi in ospedale, quando le signore mi fermavano per sapere dove l'avessi comprato e io snodavo il turbante e poi lo rifacevo per far capire loro quanto fosse semplice. Sarà una sorta di "eredità" che lascerò a chiunque passerà di qua, a chiunque abbia voglia di affrontare un duro percorso con ottimismo... e così un pezzetto di me sarà sempre con voi :)

venerdì 13 novembre 2015

Il mio luogo...dell'anima

Non tutti conosceranno questo posto, quindi oggi parto da una fotografia...


Vedete quel portico lunghissimo che si arrampica su per il colle fino ad arrivare ad una basilica? Questo è S. Luca. Questo è uno dei simboli indiscussi di Bologna. Questo è il portico più lungo del mondo. Questo è il mio luogo dell'anima. Questo è il luogo mio e della mia anima.
Ho iniziato ad andarci circa due anni e mezzo fa...un po' per fare moto e un po' per passare tempo con Spillo e con una delle persone più speciali che mi circondano. La mia anima, appunto. Siamo arrivate ad un momento in cui non potevamo più fare a meno di questa nostra passeggiata e quindi praticamente ogni sera, marsupio in spalla e guinzaglio alla mano, ci incamminavamo da casa fino alla fine di quei 498 gradini. Fatica, è vero, ma soprattutto chiacchiere, risate e sfoghi.
Nel periodo della malattia ho dovuto, per ovvi motivi, sospendere questa nostra bella abitudine. Non avevo la forza nemmeno di fare cento metri a piedi...figuriamoci chilometri di salita. Però a me mancavano immensamente i nostri momenti e le avevo promesso che, non appena sarei stata un pochino meglio, li avremmo ripresi come prima e più di prima.
"San Luca ci sta aspettando anima!"
E allora, con un'emozione speciale nel cuore e l'immensa gioia di Spillo che saltava di gioia perchè aveva già capito tutto, ho ripreso fuori il mio bel marsupio fuchsia (anzi, fuskia, come dico io) e...siamo partite. L'abbiamo fatto martedì. E anche mercoledì. E anche oggi...tanto per non farci mancare nulla. Tre volte in una settimana non è mica male per una che non si muove da 8 mesi!! Ho le gambe stanche ma sono estremamente soddisfatta ed orgogliosa. Devo credere un pochino di più in me stessa, miseriaccia! 

venerdì 6 novembre 2015

Nell'olimpo dei pazienti...

Ieri è stata una giornata bellissima. Ero in trepidazione ormai da tre giorni perché non vedevo l'ora che arrivasse il momento di consegnare i regalini e salutare tutti.
Per prima cosa ho fatto il prelievo, quindi ho consegnato il primo pacco di Lupo Alberto e la letterina in Day Hospital. Non c'era la caposala, quindi l'hanno aperto gli infermieri e quando hanno visto il dispenser non volevano crederci. Con grandi sorrisi e commozione ci siamo salutati ed abbracciati.
Sono quindi tornata in sala d'attesa per aspettare di essere chiamata alla visita. C'era una confusione terribile e probabilmente anche alcune urgenze, perché le dottoresse dei vari ambulatori continuavano a correre avanti e indietro. Mi sono alzata per andare a prendere una bottiglietta d'acqua alle macchinette e, per caso (solite coincidenze), ho incrociato la dottoressa che mi ha seguito per tutti questi mesi. Non aveva il camice, ma una maglietta normalissima. Mi è venuta incontro, mi ha abbracciata stretta per salutarmi e mi ha spiegato che lei alla visita non ci sarebbe potuta essere perché doveva trasferirsi nell'ufficio al piano di sopra. 
No. Non poteva andare così. I miei regali. Il mio ultimo giorno. 
L'ho pregata di restare scusandomi in tutte le lingue del mondo se stavo rallentando le cose. Mi ha detto di aspettare un attimo, che avrebbe guardato se i risultati dei miei esami fossero pronti e, solo in quel caso, mi avrebbe chiamata in ambulatorio subito per poi tornare nel suo ufficio. Mi risiedo nella sala d'attesa un po' demoralizzata ma dopo neanche cinque minuti ecco che sento il mio nome. "Valentina Esse in ambulatorio 6". Che gioia! Entrambe le mie adorate dottoresse che mi aspettano!!! Entro ed inizio a mettere sul tavolo i pacchetti e la letterina. "Altro che Natale, qua! Dobbiamo subito farci una foto!" Un tripudio di abbracci, baci e sorrisi. Una delle due legge la lettera, l'altra apre il dispenser di Lupo Alberto. Sono già contentissime. Ho dato ad una delle due un minuscolo pacchettino con all'interno una spilla a forma di Minnie fatta da me. Ne ha un'intera collezione sul camice e non potevo non aggiungere il mio tocco personale. Poi la vera sorpresa. E quando hanno aperto questo regalo non ho più capito niente. Continuavano a ringraziarmi, a dirmi quanto fosse bello, a ridere, a chiamare tutti i medici dagli altri ambulatori per farlo vedere. Sembrava una festa organizzata. Non c'era nulla che potesse rendermi più felice, credo che questo momento rimarrà stampato a vita nella mia testa.





Eccole. Loro due immortalate proprio come le ho conosciute il primo giorno che ho trascorso in ematologia. A me piace tantissimo, ma loro erano proprio estasiate: "Valentina, in una frazione di secondo sei volata nell'olimpo dei pazienti. Non poteva esserci regalo più bello e sei riuscita a rendere bella una giornata decisamente nera".
Che meraviglia!
Quando esco dall'ambulatorio sono passati 20 minuti, anche se a me sono sembrate due ore. Due ore bellissime ovviamente. Mi arrivano alcuni messaggi. La nostra foto insieme e poi "Sei un mito! Ci hai rese felici! Grazieeee".
Che spettacolo di ultimo giorno!!

mercoledì 4 novembre 2015

Il rovescio della medaglia

Come potrei non essere felice di avere finito questo percorso?? Impossibile. Mi sento proprio libera, più in forze, con meno dolori e meno stanchezza. Vuol dire tantissimo.
Ma c'è un ma...
Una parte di me è un pochino triste e malinconica perché nel bene o nel male sto frequentando le stesse persone da gennaio a questa parte, e so che dopo 10 mesi "insieme" tutto lo staff dell'ospedale un po' mi mancherà. Sono stati i miei angeli, mi hanno fatto sorridere, mi hanno vista demoralizzata, determinata, dolorante, allegra e sono sempre stati lì. Lo so, è il loro lavoro e io non sono assolutamente più o meno speciale degli altri pazienti, ma non mi sono mai sentita un numero. È anche grazie a loro se ho vissuto serenamente questo percorso, se non mi sono mai abbattuta. Erano schierati in prima linea contro il Signor H e mi hanno aiutato a combattere.
A volte le persone pensano che sia una rottura di scatole passare il proprio tempo nelle sale d'aspetto degli ospedali. Pensiamo però come sarebbe il mondo se questi centri non ci fossero, se questi dottori non ci seguissero. Io non so neanche se sarei qua a parlarne. Oggi come oggi posso solo essere grata a loro di ogni secondo passato lì dentro e rinnovare il mio più grande grazie a dottori, infermieri e volontari che hanno reso la mia lotta un po' più semplice e leggera...
A mio modo, vi voglio bene.

lunedì 12 ottobre 2015

La chiamano Blogterapia...

…e non sbagliano.
Quando ho deciso di iniziare a scrivere pensavo che questo canale sarebbe servito come valvola di sfogo per me e come aiuto (magari in futuro) per chi passerà ciò che sto vivendo adesso io, ma in realtà per me questo blog è diventato molto di più.
È una vera e propria terapia: adoro scrivere e ricevere commenti, mail, messaggi da tutti voi: sconosciuti e non, persone che mi seguono da lontano o semplicemente parenti che leggono per curiosità. Non mi sento sola MAI. Questa è una piccola seconda famiglia. E dà un sacco di soddisfazione… 
Grazie…ancora una volta…adesso più che mai!

mercoledì 23 settembre 2015

Race for the Cure

Domenica 27 a Bologna si terrà la "Race for the Cure". Si correrà (nel mio caso si camminerà) dai giardini Margherita fino al centro di Bologna e ritorno per la lotta contro i tumori al seno. Io ci sarò, anche se non so quanto riuscirò a camminare visto che due giorni prima mi tocca fare chemioterapia, ma ci sarò. Fosse anche solo per lasciare la quota d'iscrizione ed andare via. E' un'iniziativa divertente ma soprattutto molto importante per aiutare la ricerca. Se vi va di partecipare, trovate tutte le informazioni qui.  Stay pink ;)

lunedì 27 luglio 2015

A million little things...

Avete presente quelle giornate che non si possono dimenticare? Ieri per me è stata una di quelle. Ho organizzato una megafesta in montagna per festeggiare le belle notizie che ho ricevuto ultimamente. È stato bellissimo avere intorno così tanti amici. Vicini, lontani, che vedo ogni giorno o che non sentivo da tempo. Nessuna differenza, solo un unico comune obiettivo: tanta voglia di fare festa. E così da mattina a sera siamo stati tra musica, chiacchiere, risate, buon cibo, canzoni cantate al karaoke, giochi, gavettoni (grazie a Dio il tempo mi ha graziata) e relax. Fantastico.
Fantastico come loro che mi hanno fatta sentire una persona speciale. Mi hanno riempita di pensieri, parole ed abbracci, mi hanno accolta con gli striscioni ed hanno lasciato i loro pensieri su un nuovo foulard (che, ovviamente, ho già spianato). Insomma... io continuo a non avere parole, quindi per questa volta prendo in prestito l'aforisma di nonricordochi, che diceva: "I veri amici non sono qualcosa di grande, ma un milione di piccole cose". Ecco...se da oggi vedete una pazza che gira per ospedali con un foulard autografato in testa sapete di chi è la colpa: dei miei Amici, del mio milione di piccole cose...



domenica 12 luglio 2015

Dedicato

Giornata di festa, musica, risate. E io come al solito non sono riuscita a stare tranquilla ed ho cantato e ballato per tre ore al karaoke. Risultato: sono felice ma senza voce! Grrr...!!! 
Comunque...ad un certo punto il mio amore dalla consolle ha iniziato a mettere le canzoni degli Eiffel 65. Sono le canzoni della mia adolescenza, ed alcune non le sento davvero da un sacco di tempo. Questa, per esempio:

"Tu credi che nel mondo ci sia un posto anche per me,
tu credi nel domani...e che un domani c'è!
Tu piangi nella gioia e sorridi se stai giù
e non lasci che il destino ti controlli più.
Tu credi che le regole inventerai
per giocarti i numeri che nella vita troverai...
e credo che al di là del limite a ciò che c'è
la mia vita suona meglio perché tu credi in meeeee!"

Ho preso il microfono ed ho iniziato a cantare. Nessuno degli ospiti ha ovviamente capito il senso di questo ritornello ripetuto all'infinito, ma nella mia testa era un pensiero a tutti voi che mi seguite e perdete anche solo un attimo della vostra giornata per leggermi e sapere come sto. Non posso farvela sentire tramite il blog, ma vi assicuro che l'ho proprio urlata a squarciagola... ovviamente cambiando il finale: la mia vita suona meglio perché voi credete in meeee!! 

mercoledì 29 aprile 2015

...e siamo a 26!

Ebbene sì…invecchio pure io! Oggi è il mio compleanno.
Mi sento stranissima… forse perché vedo il 26 come un avvicinamento tempestivo ai trenta o forse perché avrei immaginato la mia vita in modo diverso se qualche anno fa avessi pensato a questo traguardo. In ogni caso dovrò abituarmi a questa nuova cifra. O forse no. Io in realtà, senza volere, rispondo sempre che ho 22 anni e tutt’ora credo che continuerò a rispondere così. Quindi io oggi compio per la quinta volta 22 anni (che fa anche più figo!)! E comunque, a prescindere dall’età, è sempre meglio compierli ed andare avanti, come dice mio padre…
…ed io vado avanti. Stasera per esempio ho deciso di sgarrare qualsiasi regola dietetica ed andare a mangiare in un posto super ludro con tutti i miei amici. Voglio divertirmi e non pensare a niente di niente. Pepepepepepepe…e via di trenino…e via di casino…Signor H non ti sento piùùùùùù…

venerdì 17 aprile 2015

Stella stellina, la chemio si avvicina...

Mancano 4 giorni all’inizio della chemio. Negli ultimi due non sono stata benissimo perché il Signor H ha pensato bene di far sentire la sua presenza e quindi ho avuto un prurito bestiale e un po’ di oppressione al petto…soprattutto di notte. Nonostante ciò sto bene e, anzi, il mio morale è alle stelle. Dal post in cui dicevo di avere paura è passata quasi una settimana e sto riuscendo abbastanza bene a placare questo sentimento. Ovviamente il merito è anche un po’ della mia armata corazzata, di tutte quelle persone che mi stanno scrivendo e che mi stanno vicine ogni giorno a modo loro. Non ho parole per tutto l’affetto che sto ricevendo: dalla lettera supercommovente (ormai lo sapete che sono un po’ pappamolle), ad un messaggio, una parola, un semplice sorriso… GRAZIE!
Ho capito che non ha senso avere paura perchè nella grande guerra che dovrò affrontare la chemio è senza dubbio mia alleata. Un’alleata un po’ stronza, diciamo, ma pur sempre un’alleata. Ho deciso perciò che sfoggerò il mio miglior sorriso anche la mattina in cui dovrò presentarmi al Day Hospital. Che poi al Signor H vada bene o no una coinquilina in più ancora non posso saperlo, ma ovviamente vi farò sapere come reagirà...

giovedì 16 aprile 2015

Un mesiversario importante!

Ebbene sì…siamo giunti al primo mesiversario del blog…
Un mese da quando ho ricevuto la diagnosi,
un mese da quando è partita la mia lotta con il Signor H,
un mese da quando ho deciso di raccontare la mia storia.
Solamente un mese…e più di mille visualizzazioni dei miei soli 15 post…

Sarà un caso ma proprio oggi ho fatto gli ultimi esami in vista dell’inizio della terapia e mi è stata comunicata la data di partenza: 21 aprile. Mancano 5 giorni all’inizio della guerra.
Io ho un’armata corazzata al mio fianco…il Signor H è solo…

venerdì 27 marzo 2015

Un taglio con il passato!!

Da anni penso di dover tagliare i capelli, ma per un motivo o per l’altro non ho mai avuto il coraggio di abbandonare la mia adorata chioma. Quando ho preso la decisione di compiere l’insano gesto i miei capelli arrivavano già sotto la metà della schiena ed erano decisamente rovinati. Con un’amica sono andata da un parrucchiere che mi ha consigliata ed ho deciso di procedere.
A parte il mio moroso, che quando mi ha vista per poco non sveniva, devo dire che non ho avuto pareri particolarmente negativi, ed anche a me il nuovo caschetto non dispiace per nulla. Ogni tanto ho ancora una strana sensazione quando penso di toccarli e non li trovo ma mi sto abituando all’idea.
È abbastanza evidente che la mia decisione sia stata dettata non solo dalla voglia di cambiamento, ma anche dalla paura degli effetti che avrà su di me la chemio. Perdere i capelli non sarà sicuramente la cosa peggiore della cura, ma sarà sicuramente strano vedersi cambiare in così poco tempo.
Ringrazio una piccola grande donna che mi ha fatto vedere il lato positivo della questione: “tutto quello che ti risparmierai in shampoo potrai spenderlo in bandane e cuffie super fashion!!”. AHAHAH… ho riso tantissimo…ed ora io e il mio sorriso siamo pronti ad affrontare pure questa!!! 

giovedì 26 marzo 2015

Flashback - Un amico è così...

- Vale, corri! V. ha litigato di brutto con il suo ragazzo e sta venendo a casa mia! L’ho sentita disperata! Puoi venire ad aiutarmi, per piacere?
- Lo sai che mi sono operata da 2 giorni! Non riesco a muovere il collo…come faccio a guidare?
- Dai…per piacere, chiedi al tuo moroso se ti accompagna qua!

…e così mi trovo ad uscire di casa vestita male e senza un filo di trucco per correre in soccorso ad un’amica…
Entro in casa di C. e…SORPRESA! Tutti i miei amici più stretti ad aspettarmi…! Una pizza in compagnia, un po’ di baldoria, un bel cartellone pieno di foto e il gioco è fatto. Non mi sarei mai aspettata una festa post-operatoria! Io sono una pappamolle, e mi sono fatta prendere dalle lacrime di gioia di quel momento, dal sapere che c’è qualcuno che capisce quello che stai passando e ti sta vicino anche in un momento così difficile. È stata una delle sorprese più belle e commoventi della mia vita.

Ecco. Per me i veri amici sono così. Se è vero che l’unione fa la forza, allora insieme saremo fortissimi nel prendere un po’ a calci in culo questo maledetto Signor H… Grazie!