Il 9
ottobre, famoso giorno della mia rinascita, in realtà non è stato tutto rose e
fiori. La stessa sera hanno ricoverato una persona alla quale voglio molto
bene. Non è veramente mia zia, ma io la considero a tutti gli effetti come
tale.
Fino a notte fonda io, il mio amore e i miei "cugini" siamo stati al pronto
soccorso per capire cosa fosse successo, per capire il motivo del ricovero. Di
nuovo paura, di nuovo il cancro che, senza bussare, entra nella nostra vita, di
nuovo mille ricerche su internet, di nuovo quel nodo alla gola che rende
faticoso anche solo dirsi una parola, di nuovo il silenzio. Ho provato in ogni
modo a parlare, a spiegare alla sua famiglia quanto dovessero farsi forza in
quel momento, quanto dovessero reagire, che in realtà averlo scoperto era stato
solo un bene e che da quel momento iniziava la battaglia più importante che
poteva risolvere davvero le cose... ma nei loro occhi, come è normale, c'era
solo paura.
Ed io...io che solo poche ore prima avevo finito la mia lotta, che ero finalmente
liberata e sollevata, mi sono sentita quasi in colpa di essere felice. È stato
come passare un testimone scomodo.
È una cosa che non avevo mai detto, forse un po' per rispetto di questo suo momento,
forse per scaramanzia. Adesso tutto è finito. È stata una grande guerriera...e
finalmente è uscita da quest'incubo. Sono molto felice. Veramente.
Sono davvero contenta di leggere certe notizie, un evviva per la tua zia guerriera :)
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaUn abbraccio