mercoledì 13 maggio 2015

Evoluzione...per fortuna...

La chemio classica per la cura della mia malattia sarebbe la ABVD. Ogni lettera corrisponde ad un farmaco diverso: Doxorubicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina. Io ho accettato di rientrare in un nuovo protocollo sperimentale: praticamente viene sostituita la Bleomicina con un anticorpo (Brentuximab) che, al contrario dei farmaci chemioterapici, non attacca tutte le cellule indistintamente, ma solo quelle malate.
Questa nuova formulazione veniva già utilizzata nei malati “recidivi” (tutte quelle persone già guarite, ma alle quali il tumore era ritornato) ed ora i medici vorrebbero fare sì che diventi la cura ufficiale per soppiantare la “vecchia” ABVD.
E sembra funzionare.
E sembra dare solo vantaggi.
Quindi perché non partecipare a questo protocollo di sperimentazione?
Io trovo che sia assolutamente positivo e necessario. La nostra sanità sta progredendo sempre più, ed è grazie anche a tutti coloro che si prestano…! A me basta ascoltare i racconti di mio padre. La stessa malattia allo stesso stadio, eppure lui dalla prima goccia di infusione iniziava a vomitare mentre io dopo più di un mese non ho ancora avuto la nausea un solo giorno. Per non parlare di tutti gli altri sintomi. Anche io non sono in piena forma, ovvio, non stiamo certo parlando di una scemata, ma non riesco a smettere di pensare a quanto sono fortunata.
E mio padre stenta a crederci.
E io sono fortunata.

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